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IndiaEveryday

martedì 11 dicembre 2007

Togliamo un po' di ruggine

Settimana scorsa ho sostenuto un colloquio di lavoro telefonico con una società di consulenza informatica. Se escludiamo le varie compagnie di job placement quali Adecco, con le quali mi sono confrontato a cavallo dell'estate scorsa, si è trattato del mio primo colloquio da 5 anni a questa parte.
In effetti questo lasso di tempo si sentiva tutto. Nonostante io ritenga che l'impressione generale sia stata buona, un po' di ruggine accumulata in questi anni mi ha bloccato in più di un'occasione.

Ho perso infatti l'abitudine a rispondere a domande del tipo "qual è il suo miglior pregio", oppure "come si vede lavorativamente da qui a dieci anni". Il motivo è che, invecchiando, ho maturato una dose di cinismo che rischia di esplodere ad ogni domanda, vanificando gli sforzi per apparire motivato e pieno d'entusiasmo.

Alla grigia età di 37 anni, ritengo che l'entusiasmo per il lavoro sia solo un lontano ricordo. Per la verità, non sono sicuro di averne mai avuto in quantità notevoli, ma comunque in più di una situazione ho la ragionevole certezza di essermi profuso al 110%.

Tuttavia, la crisi che sta attraversando l'azienda in questo periodo ha sicuramente segnato la mia fiducia nel poter ancora combinare qualcosa di buono professionalmente. E non parlo qui di prospettive di carriera, visto che solo in rari casi sono stato contagiato da queste velleità. Parlo piuttosto della possibilità di trovare un equilibrio tra vita lavorativa e privata, tra l'impegno nell'attività quotidiana e una ragionevole tranquillità nei rapporti familiari.

La crisi aziendale sta infatti guastando tutto. Al lavoro si pensa a quando si uscirà per tornare a casa, mentre nel week-end il pensiero corre all'ufficio e all'incognita di quali altre pessime notizie riserverà la settimana che sta per iniziare.

Fortunatamente il colloquio sostenuto settimana scorsa, quale che sia il suo esito, mi ha sollevato il morale. Come detto, perché è il primo dopo un lasso di tempo lunghissimo, lasciando intendere che il mio profilo professionale desta ancora un qualche interesse, a dispetto dell'età.

Inoltre, quando si proviene da un'azienda in crisi, occorre fare molta attenzione a non svendersi a tutti i costi, facendo capire al possibile futuro datore di lavoro che, assumendoti, sarà lui a farti un favore.
Se l'ultimo periodo in azienda è stato burrascoso, il clima sfiduciante, allora il rischio di dare questa impressione è altissimo. Si deve tenere presente che chi ti cerca per offrirti lavoro non lo fa per farti un favore, ma perché pensa che tu gli possa servire.

Nello scrostarmi di dosso un po' di ruggine, mi auguro di non essere caduto in questa trappola.

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