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IndiaEveryday

martedì 2 ottobre 2007

Demian

Che stanchezza stamattina! Ho maturato troppo sonno arretrato, mi sa che stasera vado a nanna subito dopo cena.
La verità è che domenica mi sono stancato troppo: ho approfittato del giorno festivo per montare una grande libreria (cm 270 x 256) nello studio di casa, sono soddisfatto del risultato ma ieri ero tutto dolorante. Colpa di quel continuo saliscendi sulla scaletta per sistemare i tramezzi e avvitare il piano superiore.
Durante il viaggio in treno ho finito il "Demian". A dire il vero quest'opera di Hermann Hesse non mi ha entusiasmato come altre letture recenti, quali "Homo Faber " e "Lo Zen e l'arte della manutenzione della motocicletta", tuttavia mi ha offerto alcuni spunti interessanti.

Incentrato sul difficile passaggio dall'adolescenza alla vita adulta di Emil Sinclair, il libro è particolarmente adatto ai giovani, ma più in generale a tutti coloro che considerano il proprio destino come una meta da raggiungere con un faticoso travaglio personale. L'individuo ha una identità che lo rende autonomo dalla massa, perfino al di sopra dei grandi avvenimenti quali la guerra. Emil abbandona le sicurezze e le gioie della gioventù per intraprendere un cammino verso la maturità, che inevitabilmente porterà dentro di lui ad uno scontro tra il bene e il male. Lo aiuteranno in questo viaggio alcune guide spirituali, soprattutto l'amico Demian, ma alla fine si realizzerà come individuo adulto. Sullo sfondo della vicenda, i timori per l'avvento della prima guerra mondiale, che metterà un'intera generazione di fronte alle angosce di un mondo in rovina.
Tuttavia i livelli di lettura di un'opera sono diversi a seconda delle esperienze personali e, di conseguenza, dell'età. Credo che se avessi letto questo libro durante la mia adolescenza lo avrei apprezzato maggiormente.

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