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IndiaEveryday

venerdì 25 gennaio 2008

Tutta colpa di Dimitri

Dimitri è un ragazzo russo che lavora per una società di consulenza di Nizhny Novgorod. La suddetta società gli ha affibbiato l'ingrato compito di aiutarci a sviluppare il software per i nostri prodotti.

Ingrato per lui, perché si tratta di lavorare con gente che non capisce la tua lingua, che spesso di chiede di viaggiare in Italia con scarso preavviso, perché ogni richiesta nei suoi confronti è sempre "massima priorità".

Ingrato però anche per noi. Infatti Dimitri, pur essendo scrupoloso e desideroso di apprendere, si lascia spesso prendere la mano e fa affermazioni totalmente inattendibili.

Un esempio di questa sua non invidiabile dote l'ho sperimentato sulla mia pelle proprio ieri.

Verso le 13, Dimitri si dice sicuro di chiudere la sua parte di software per la settimana entro mezz'ora, 45 minuti al massimo. Il mio lavoro del pomeriggio dipende completamente dalla sua consegna, quindi decido di fidarmi ed aspetto fiducioso.

Verso le 14, in mancanza di aggiornamenti, lo contatto e lui mi assicura che ha bisogno di un'altra mezz'oretta, non di più.

Alle 15 inizio a fibrillare, avendo già capito che la giornata finirà molto, ma molto tardi. Inizio ad informare il mio capo che, qualora non riuscissi ad uscire dall'ufficio entro le 19:20, non riuscirei a prendere l'ultimo treno per casa e quindi sarei costretto a dormire in ufficio.

Il mio capo quasi non ci crede, ma io gli ho detto la sacrosanta verità. Inizio dunque ad immaginarmi una nottata trascorsa nel nostro magazzino, sdraiato sui cartoni da imballaggio.

Nel frattempo Dimitri mi fornisce qualche informazione in più, in modo che io possa iniziare quantomeno ad elaborare la struttura de file su cui si farà la release. Non è sufficiente, ma almeno non rimango ad attendere inutilmente.

Di mezz'ora in mezz'ora, arriviamo alle 17:02 e finalmente Dimitri inoltra la sua richiesta di release. L'albero dati però non vuol saperne di rendersi raggiungibile, probabilmente sto sbagliando qualcosa. Invio un SMS a casa per avvisare che non mi aspettino.

Chiedo aiuto ad una collega e a furia di tentativi, verso le 17:30, riusciamo a individuare l'albero.

Qui inizia il mio lavoro vero e proprio. I file sono circa un centinaio, non ho ancora dimestichezza con gli script automatici e poi sono troppo nervoso per non combinare qualche casino: decido di importarli a mano.

Alle 18:30 finisco con i file, metto le label alle versioni e inoltro la richiesta per fare la release. Il calvario termina verso le 19, con una sorpresa: non esiste ancora nel database la versione di test, chiedo di tornare indietro e si cancella tutto! Riscrivo quindi alla meglio e alle 19:10 esco dall'ufficio.
Cena in una tavola calda, avviso a casa che farò molto tardi, ma sempre meglio che dormire in magazzino.
Alle 21:40 finalmente entro in casa, dopo la solita trafila treno+bus.
Temo che la prima notte della mia vita in ufficio sia solo rimandata.

Aggiornamento del giorno dopo (arrivato proprio mentro sto scrivendo questo post): mi telefona il Mega-Chef e mi dice che, nella release che esce oggi, il mio contributo non verrà incluso. "Ne sono arrivati troppi e il tuo mi è sfuggito, mi spiace, lo includiamo settimana prossima...".

Dimitri, meglio per te che te ne stai a Nizhny Novgorod!

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