Visit

IndiaEveryday

mercoledì 28 novembre 2007

Fuga dal Natale

Si avvicina Natale e subito mi torna in mente il Natale scorso. Come ogni anno la casa subirà delle trasformazioni che mi renderanno nervoso. Non tanto per l'alberello e il piccolo Presepe, quanto e soprattutto per l'affannosa ricerca di cosa regalare a chi.
Provengo da una famiglia in cui il Natale è una festa abbastanza tranquilla, che assomiglia a niente più che una domenica con un piccolo regalo e uno scambio di auguri. Ma niente sorprese o pacchi da scartare: di solito il regalo è qualcosa che è stato comprato da tempo, in quanto desiderato e richiesto. Una consegna a colpo sicuro. Se poi il desiderio è un capo di abbigliamento, il regalo consiste in un po' di euro per comprarselo poi con i saldi di inizio anno.
Questo succedeva finché vivevo con i genitori. Da quando mi sono sposato, il Natale mi è diventato insopportabile, complice l'affannosa ricerca di un qualcosa a tutti i costi da parte di mia moglie, da regalare alle sue sorelle, alla madre, agli zii e da quest'anno anche al neoarrivato nipotino. Intendiamoci, niente spese folli, ma provo ugualmente un enorme fastidio verso quei pacchetti sparsi per casa, pieni di cose inutili, comprati apposta solo perché a Natale senza fare un regalo non si puo' stare.
Da quando ci sono i bambini la situazione è precipitata; dal momento che loro riceveranno un regalo, vuoi essere da meno e non restituire la cortesia?
Ma quale cortesia? Un regalo deve essere anche sensato, per cui sarebbe una vera cortesia se qualcuno prima si informasse quali sono i gusti dei bambini, se un determinato giocattolo lo possiedono già, oppure se hanno bisogno di qualcosa in particolare. Invece niente, nessuno ci chiede nulla e compra tanto per incartare qualcosa. Col risultato che, come un paio di anni fa, ci ritroviamo con 3 Sapientino che neppure abbiamo potuto riciclare. Infatti, l'insano autore del regalo non solo ha preteso che il medesimo venisse scartato in sua presenza, ma pure utilizzato a riprova che la sua idea è stata gradita. Quindi regalo sprecato e per ben 2 volte: la prima durante l'acquisto (solo il commerciante e l'acquirente non la pensano così), la seconda perché reso non riciclabile.
Ho cercato timidamente di ribellarmi a questo spreco di regali ricevuti; in pratica ho fatto capire che si, insomma, il regalo era bello, però qualcosa del genere ce l'avevamo già. Niente da fare: dopo qualche mese, arriva il compleanno e con esso una nuova versione di Sapientino!

Non avendo risolto il problema sul lato del ricevimento regali, ho provato allora a sistemare le cose sui regali da fare. Facendo leva sulla resistenza di moglie a spendere, abbiamo deciso di confezionarci dei cestini natalizi in casa, acquistando prodotti nei supermercati man mano che si presentano le offerte tipo 3x2, sotto-costo etc. Non è difficile, basta organizzarsi per tempo e prestare attenzione alle date di scadenza dei prodotti da infilare nei cestini.
Il problema sorge, semmai, se non ci si pone limiti. Perché a quel punto la convenienza rispetto all'acquisto di un cestino già confezionato si riduce, si azzera e addirittura gira in negativo.
Ed è ciò che puntualmente accade: mia moglie parte con l'idea di un piccolo cestino con bottiglia, panettone, lenticchie e caramelle. Poi ci aggiungiamo anche un pacchetto di biscotti, tanto costano solo 50 centesimi. E siccome il cestino sembra vuoto, mettiamoci anche un pacco di pasta all'uovo, che costa solo 1 euro. Ma poi con la pasta ci va anche il sugo. E inoltre che Natale è senza torrone? E un po' di frutta secca, dato che i datteri costano poco? E magari mettiamoci pure una candela, che fa tanto atomosfera natalizia...
Insomma, se non ci si pongono dei limiti (economici, perché quelli fisici sono facilmente abbattibili "forzando" il cestino), si rischia di spendere di più rispetto all'acquisto di un cestino bell'e pronto.

Se provo a recriminare sul fatto che il cestino mi pare un po' troppo "farcito", la risposta è quasi sempre "ma insomma, pero' ti fa piacere ricevere regali, vuoi solo prendere senza dare?".
Ecco, proprio questo è il punto: No, io non ne voglio proprio ricevere e non riesco a farvelo capire! Non so cosa farmene del servizio da tisana, che tanto nessuno di noi ne beve e, quando ci fosse una volta nella vita che desidero una tisana, me la posso scolare anche dal bicchiere o dal pentolino direttamente... Non mi interessa ricevere un set di candele ogni anno, che tanto pago la bolletta della luce e non rischio di rimanere al buio. Anzi rischio di più con le vostre candele: rischio di impiastrare il tavolo o i pavimenti di cera e rischio anche di bruciare la casa, qualora mi addormentassi con le candele accese... Non desidero incensi, soprammobili, centrini, fiori o pianticelle (ho già una foresta nell'angolo del salotto) e infine, ma questo si era già capito, non voglio più i vostri Sapientino! Se proprio volete fare un regalo ai miei bambini, contribuite a finanziare l'acquisto della Playstation, che anche se sono ancora piccoli sicuramente tra qualche anno la vorranno perché ce l'avranno i loro compagni di scuola.
Perciò quest'anno, non potendo far nulla contro questo esercito del regalo ad ogni costo, sono corso ai ripari facendomi da solo un regalo. Si tratta del libro "Fuga dal Natale" di Grisham, che ho comprato proprio ieri e che ho appena iniziato, interrompendo "Delitto e castigo".

Spero proprio di trovare conforto in questo romanzo.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Probabilmente ti sembrerà strano, ma capitata nel tuo blog e leggendo le tue dis-avventure natalizie previste, mi hai dato un pò la forza per reagire a questo natale che mi si prospetta (con suocera a carico ovviamente).
E mi hai fatto venire una terribile voglia di comprare questo libro, così magari leggendolo proprio a Natale sotto il naso della suocera, vuoi vedere che accade il miracolo........?
Tanti auguri (in tutti i sensi) ;-)

Gischio ha detto...

Grazie per la solidarietà... comunque il libro in questione non parla di conflitti con la suocera, ma soltanto della voglia di un Natale diverso, senza l'affanno della corsa ai regali, del party della vigilia, degli addobbi che trasformano la casa etc.
Buona lettura!