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IndiaEveryday

giovedì 29 novembre 2007

L'aiuto che non ti aspetti

Mentre il libro di cui parlavo ieri scorre via veloce, proprio ieri ho avuto da mia moglie un aggiornamento sull'impostazione del nostro Natale.
Tra le varie ipotesi prese in considerazione quest'anno, una si rivelava davvero inquietante: il pranzo del 25 dicembre a casa nostra, con una serie di invitati che a confronto "Il mio grosso grasso matrimonio greco" sembra un rendez-vous tra intimi.
Vado ad elencare la formazione titolare:
- Io e mia moglie, citati insieme in quanto cuochi e camerieri, nonché unici membri dello staff delle pulizie dopo la tempesta
- I nostri 2 figli
- La sorella minore di mia moglie con tanto di figlioletto; il convivente invece rimane in dubbio fino all'ultimo, in quanto potrebbe decidere di andare a pranzo dalla mamma
- L'altra sorella di mia moglie con spasimante, che dopo aver messo 500 km tra noi e la sua nuova residenza se ne ritorna apposta per le Feste
- Mia suocera con il suo compagno
- Il temutissimo cane di mia suocera
Probabilissima, a fine pranzo, la visita degli zii (fratello di mia suocera e famiglia). Il che significa altre 5 persone in più da sopportare, in quanto la cugina più grande si muove solo col fidanzatino.
Riepilogando, si tratta di sfamare, me compreso, 10 persone sicure, una probabile, un cane e poi intrattenere a merenda altri 5 avventori. Decisamente troppo per i miei nervi, in netto contrasto col mio status di figlio unico.
Ma proprio ieri la situazione sembra aver preso una piega a me favorevole. Tutto questo grazie al soggetto che ritenevo il mio peggior nemico, cioè il cane.
Occorre specificare infatti che mia suocera non si muove mai di casa senza portarsi appresso il suo viziatissimo volpino. Un animale talmente geloso che la sua padrona non puo' neppure fare una carezza ai nostri figli senza che questo si metta ad abbaiare inferocito, prenda la rincorsa e si scagli a testa bassa contro i pargoli.
Di lasciarlo a casa neanche a parlarne, perché si sente solo e continua ad abbaiare, disturbando mezzo condominio e soprattutto l'inquilino del piano di sopra, che lavora di notte.
Normalmente, quando viene a farci visita, mia suocera lascia il cane in macchina, proprio fuori di casa nostra. Ma il giorno di Natale è del tutto impensabile, anche l'animale ha diritto a festeggiare con tanto di regali... non scherzo, anche a lui fanno trovare un presente sotto l'albero!
Quindi, per non fare torti ne' a me, ne' al cane, mia suocera ha deciso di rimanere a casa sua per il pranzo natalizio, col risultato che le figlie si sposteranno di conseguenza, anche se il salotto è più stretto del nostro.
Cosa dire quindi? Per adesso ringrazio il volpino di mia suocera, tanto viziato da costringere una tribù di 10 persone a rivedere i propri piani natalizi. Ci ha infatti risparmiato una bella fatica, sia nervosa (la mia), sia fisica (mia e di moglie). Infatti, senza considerare i bambini, non crediate che il parentame sia disposto a dare una mano durante il pranzo. Al più qualcuno porta un panettone, ma di alzare il sedere e aiutare a portare i piatti in tavola non se ne parla nemmeno.
Mi risuona già nelle orecchie il ritornello che mia suocera pronuncia ogni volta che viene a pranzo a casa mia: "Oh, che bello, per una volta, non avere niente da fare ed essere serviti..."
Per ora i piani natalizi hanno preso una piega favorevole, speriamo non ci siano stravolgimenti da qui al 25 dicembre.

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